Incidente della funivia del Mottarone, i verbali: corsi di formazione mai fatti o insufficienti, giri di prova con turisti a bordo. E poi i forchettoni…
Arrivano dalle colonne de il Corriere della Sera alcune informazioni sui verbali relativi alle indagini sulla tragedia della funivia del Mottarone. E quello che emerge è un quadro drammatico se non grottesco. Attenzione, non definitivo, perché quanto dichiarato di fronte agli inquirenti andrà verificato nelle sedi opportune e dalle autorità competenti. Ma il quadro è grave, complesso.
Incidente della funivia del Mottarone, i verbali
Tra gli addetti della funivia del Mottarone ascoltati dagli inquirenti c’è chi assicura che non sapeva a cosa servisse un forchettone e c’è che ammette di essere consapevole dei rischi ma di non aver parlato per paura di perdere il lavoro.
Ma il problema non sarebbero solo i forchettoni, che pure rappresentano un bel problema in questa storia. Stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, qualcuno degli addetti ha rivelato di non aver mai fatto il corso di formazione. C’è anche chi assicura che i giri di prova dell’impianto venivano fatti con i turisti a bordo. Non sempre, ma succedeva. E anche nel giorno della tragedia sarebbe andata così. Il giro di prova dell’impianto, che serve per accertarsi che non siano anomalie, sarebbe stato fatto già con i turisti a bordo.
I forchettoni
Una delle persone ascoltate dagli inquirenti ha dichiarato che i forchettoni venivano inseriti su richiesta di Tadini, che ha confessato e ammesso le sue colpe chiamando in causa anche gli altri dirigenti dell’impianto, liberati per mancanza di prove dopo essere stati ascoltati dal Gip.
I corsi di formazione
Gli inquirenti avrebbero manifestato un particolare interesse anche sul tema dei corsi di formazione. Qualcuno assicura di non aver fatto nessun tipo di corso ma di aver imparato direttamente sul campo. Qualcuno ha fatto il corso sulla sicurezza e antincendio.